Nome dell’organizzazione: ADRIA Interkulturális Egyesület (Associazione Interculturale ADRIATICA)

Indirizzo: 8960 Lenti Harangláb út 36., Ungheria

P.iva: 19316389-1-20 (EU-VAT: HU 19316389)

Nome della/e persona/e autorizzata/e a rappresentare:

  • Kronauer Éva Lilla (indipendente),
  • Framarin Giacomo (indipendente) e
  • Bedin Maurizió (indipendente)
  • Dr. Mikulás Gábor (indipendente)

Le materie non disciplinate dal presente regolamento saranno trattate in conformità alle pertinenti disposizioni della Legge Contabile e della normativa connessa. Viene ispezionato e mantenuto a seconda delle modifiche legislative, ma almeno una volta all’anno.

Applicabile: 25 agosto 2021

____ Kronauer Eva Lilla.___________

la persona autorizzata a rappresentare l’organizzazione

firma legale

La politica contabile è stata redatta utilizzando le seguenti linee guida:

  • Atto contabile valido
  • CIVIL HANDBOOK 2.0 – Una guida al funzionamento quotidiano delle ONG è la nostra pubblicazione
  • e sulla base di una revisione delle scritture contabili di un certo numero di organizzazioni non governative ed enti pubblici.

Contenuto

1. Scopo delle politiche contabili 4

2. L’esercizio, la data di bilancio. 4

3. Data di redazione della relazione. 4

4. Verifica, deposito e divulgazione. 4

4.1. Audit 4

4.2. Deposito e pubblicazione. 5

4.3. Altri obblighi di divulgazione. 5

5. Modalità di tenuta della contabilità. 5

5.1. Il metodo scelto per la contabilità dei costi: 6

5.2. Contabili 6

5.3. Software utilizzato per la contabilità generale, la tenuta dei registri analitici e l’altra elaborazione dei dati correlati 6

6. La relazione annuale. 6

6.1. Forma del rapporto. 6

6.2. La valuta del rapporto. 6

6.3. La forma del bilancio. 6

6.4. Metodo di determinazione del risultato e forma di presentazione del risultato. 6

7. Struttura del rapporto. 7

STRUTTURA DELLO STATO PATRIMONIALE.. 7

STRUTTURA DEL CONTO PROFITTI E PERDITE.. 7

Principi contabili fondamentali 7

8.1. Principio di continuità aziendale. 7

8.2. Il principio di completezza. 8

8.3. Il principio di autenticità. 8

8.4. Il principio della luce. 8

8.5. Principio di coerenza. 8

8.6. Il principio di continuità. 8

8.7. Il principio del confronto. 8

8.8. Il principio di precauzione. 8

8.9. Principio di liquidazione lorda. 9

8.10. Il principio della valutazione individuale. 9

8.11. Il principio della competenza. 9

8.12. Il principio del primato del contenuto sulla forma. 9

8.13. Il principio di materialità. 9

8.14. Il principio del confronto costi-benefici 9

9. Regolamenti da predisporre nel quadro della politica contabile. 9

10. Classificazione delle attività. 9

11. Rettifica di valore, riserva di valutazione. 10

12. Valutazione al fair value. 10

13. Contabilizzazione dei costi della riorganizzazione. 10

14. Criteri di qualificazione dei conti contabili 10

14.1. Criteri di materialità. 10

14.2 Quantità significativa di errore. 10

14.3. Azioni specifiche a basso valore. 11

14.4. Il valore dei piccoli crediti per cliente e debitore. 11

14.5. Entrate, spese e spese di entità o evento eccezionali 11

14.6. Costo sproporzionato per crediti inesigibili 11

15. Politica di ammortamento. 11

15.1. Dimensione del valore residuo. 12

15.2. Metodi descrittivi utilizzati 12

15.3. Aggiunta di svalutazione. 12

15.3.1. Ammortamento pianificato. 12

15.3.2. Ammortamenti e svalutazioni straordinari e risp. casi di storno contabile. 12

16. Valutazione di valute e cambi 13

17. Approvvigionamento. 13

18. Termine per la registrazione degli eventi economici 13

Frequenza di ammortamento: 14

Scadenza per la registrazione di altri eventi economici 14

19. Scorciatoia contabile. 14

20. Struttura e contenuto dell’allegato integrativo secondo la Legge Contabile. 14

21. Struttura e contenuto dell’allegato di pubblica utilità. 15

La politica contabile dell’organizzazione:

  • Legge C del 2000 sulla contabilità (di seguito la Legge sulla contabilità o Legge), la Legge CLXXV del 2011 sul diritto di associazione, lo stato di utilità pubblica e il funzionamento e il sostegno delle organizzazioni non governative. (di seguito Ectv.), e ci siamo consultati sul CIVIL HANDBOOK 2.0 – Guida al funzionamento quotidiano delle organizzazioni non governative. e ha rivisto le politiche contabili di un certo numero di ONG.
  • 479/2016 sulle specificità degli obblighi di rendicontazione e contabilità di talune altre organizzazioni ai sensi della legge sulla contabilità. (XII. 28.) Decreto Governativo (di seguito: Decreto),
  • 350/2011 su alcuni temi della gestione delle ONG, del fundraising e della pubblica utilità. (XII. 30.) È stato preparato sulla base di un decreto del governo.

1. Scopo delle politiche contabili

Lo scopo della politica contabile è quello di: Associazione Interculturale ADRIA (nel caso di un’organizzazione non governativa) un sistema contabile in base al quale può essere compilato un report contenente informazioni attendibili e veritiere. Tale sistema contabile è idoneo anche a supportare il processo decisionale e ad informare gli stakeholder con informazioni attendibili e accurate.

La politica contabile – basata sui principi e sugli standard di valutazione previsti dalla Legge Contabile – è un insieme di metodi e procedure necessarie per l’attuazione delle disposizioni della Legge Contabile, che costituisce la base per lo sviluppo del sistema più adatto a le capacità dell’azienda.

2. L’esercizio, la data di bilancio

L’esercizio finanziario è il periodo per il quale deve essere redatto il rapporto. / Sztv: art.11./

L’anno commerciale è lo stesso dell’anno solare, fatta eccezione per la costituzione o lo scioglimento dell’organizzazione non governativa. La data di chiusura del bilancio, salvo chiusura, è il 31 dicembre. art.7, comma 2 del Reg.

3. Data di redazione della relazione

Tra la data di chiusura dell’esercizio e la data di deposito, la data di redazione del bilancio deve essere determinata in modo tale da poter svolgere i compiti di valutazione necessari per presentare una situazione finanziaria attendibile e realistica. / Sztv: art. 3, comma 6.1. /

La data di redazione della relazione è l’ultimo giorno di calendario del terzo mese successivo alla data del bilancio dell’esercizio, nel nostro caso il 31 marzo dell’anno successivo a quello dell’esercizio.

Programma di spegnimento

Non facciamo un programma di chiusura.

4. Verifica, deposito e divulgazione

4.1. Audit

IL La nostra organizzazione non ha alcun obbligo di audit, non lo sceglie di sua spontanea volontà. / art. 16. comma 1. del Reg.

4.2. Deposito e pubblicazione

L’organizzazione non governativa deve depositare e pubblicare la sua relazione approvata dall’organismo di approvazione e il suo allegato di pubblica utilità entro l’ultimo giorno del quinto mese successivo alla data del bilancio dell’esercizio in questione. Tale obbligo di deposito e pubblicazione deve essere adempiuto inviandolo alla cancelleria del tribunale nazionale. / Ectv: art 30. comma 1. e 3.

La relazione pubblicata non è sottoposta a revisione da parte del revisore e siamo tenuti a includere il seguente testo su ciascuna copia dello stato patrimoniale, conto economico e note alla relazione annuale: “;I dati pubblicati non sono supportati da una revisione”;. / Art. 17, comma 3, del Reg. /

4.3. Altri obblighi di divulgazione

L’ONG ha un proprio sito web: http://adriaticaintercultura.org/ L’obbligo di pubblicazione si estende anche alla pubblicazione della relazione e dell’allegato di pubblica utilità sul proprio sito web. È assicurata la continua visualizzazione dei dati pubblicati sul proprio sito internet almeno fino alla pubblicazione dei dati relativi al secondo esercizio successivo alla pubblicazione. / Ectv: art 30, comma 4

5. Modalità di tenuta della contabilità

Contabilità per l’ONG – soggetta a rendicontazione il singolo sistema di contabilità , in ungherese, in HUF. / Art. 9, comma 1, del Reg./

È obbligato a preparare una relazione sulla situazione operativa, patrimoniale, finanziaria e reddituale dell’organizzazione, dopo la chiusura dei libri dell’anno solare, supportata dalla contabilità specificata dalla legge – in ungherese. / Sztv: art. 4, comma 1

È necessario applicare gli effettivi principi contabili ungheresi promulgata da un decreto separato durante la contabilità e la preparazione dei rapporti. . / Sztv: art. 6, comma 4.

Le entrate, i costi e le spese (spese) dell’organizzazione non governativa derivanti dalle sue attività secondo lo scopo di base (incluso il beneficio pubblico) e le sue attività economiche e commerciali devono essere registrate separatamente. / Ectv: art. 27, comma 1

L’organizzazione non governativa deve tenere i propri libri contabili in modo tale che le entrate e le spese (costi) e le spese dell’attività economica determinate in conformità con la legislazione pertinente siano separate dalle entrate e spese (spese), spese e eventi dell’attività principale risultato dell’anno in corso. / art. 9, comma 9 del Reg./

L’altra organizzazione deve mostrare separatamente nei libri la donazione ricevuta, la donazione pubblica e il loro uso, se richiesto dalla legge, e se la donazione è soggetta alle disposizioni della legge sull’imposta sulle società e sui dividendi e sull’imposta sulle donazioni personali rilasciare un certificato autorizzando l’uso di / art. 9, comma 10del. Reg./

5.1. Il metodo scelto per la contabilità dei costi:

I costi sono principalmente coperti dall’articolo 5. Classe conto voci di costo e, in subordine, 6. Centri di costo, spese generali e 7. I costi delle attività vengono registrati nei conti della classe di conto.

5.2. Contabili

La contabilità è effettuata da un membro/funzionario della nostra organizzazione.

5.3. Software utilizzato per la contabilità generale, la tenuta dei registri analitici e l’altra elaborazione dei dati correlati

6. La relazione annuale

6.1. Forma del rapporto

La forma del rapporto è determinata dall’attività svolta dall’organizzazione non governativa, dall’importo del reddito annuo totale (l’attività principale e dal reddito totale dell’attività d’impresa) e dal metodo di contabilità. art 7, comma 3 del Reg.

La nostra organizzazione redige una relazione annuale semplificata in conformità alle disposizioni del decreto governativo, nonché un allegato di pubblica utilità contestualmente alla relazione.

preparare

La relazione annuale semplificata è il regolamento Allegato 4 dal bilancio e Allegato 5 dal conto economico secondo si compone di un ulteriore annesso. art 8, comma.6 del Reg.

6.2. La valuta del rapporto

La relazione annuale è preparata in HUF.

6.3. La forma del bilancio

Il bilancio si basa sulla legge n. 4 della legge contabile “;Ripartizione richiesta del bilancio semplificato”; redatto secondo la ripartizione dello stato patrimoniale in allegato. / Sztv: art. 99, comma 1

6.4. Metodo di determinazione del risultato e forma di presentazione del risultato

Il risultato dell’attività operativa (business) come differenza tra il ricavo netto delle vendite rilevato nell’esercizio, il valore delle proprie prestazioni incluse nell’attivo, altri proventi e l’importo totale delle spese materiali, del personale, degli ammortamenti e delle altre spese rilevate nell’esercizio (procedura a costo totale).

La derivazione dell’utile è calcolata ai sensi dell’articolo 5 della legge sui conti. preparato in conformità con l’allegato / Sztv.: art. 99, comma 1

7. Struttura del rapporto

L’Associazione redige relazioni annuali semplificate ai sensi della Legge Contabile e secondo le modalità indicate nel relativo decreto.

STRUTTURA DELLO STATO PATRIMONIALE

Lo stato patrimoniale, le voci non ulteriormente dettagliate ai sensi della Legge Contabile, le voci contrassegnate con un numero arabo non sono aggregate all’interno di un gruppo, così come quelle voci contrassegnate con un numero arabo per le quali non sono disponibili dati nell’anno in corso o nell’anno precedente non sono omessi. è incluso.

Il contenuto e le motivazioni di ulteriori dettagli e fusioni sono riportati nelle note.

STRUTTURA DEL CONTO PROFITTI E PERDITE

Le voci del conto economico non ulteriormente dettagliate ai sensi della Legge Contabile, le voci contrassegnate da un numero arabo non sono aggregate all’interno di un gruppo, così come le voci contrassegnate da un numero arabo per le quali non sono disponibili dati nell’esercizio in corso o l’anno precedente non sono omessi.

Il contenuto e le motivazioni di ulteriori dettagli e fusioni sono riportati nelle note.

Principi contabili fondamentali

Nella redazione della relazione e nella contabilità devono essere applicati i seguenti principi:

(Deviazioni ai principi possono essere effettuate solo secondo le modalità regolate dalla legge sui conti. )

8.1. Principio di continuità aziendale

La redazione del bilancio e delle scritture contabili deve essere basata sul fatto che l’impresa può continuare ad operare, continuare ad operare nel prevedibile futuro, e non si prevede che cesserà l’attività o diminuirà significativamente per qualsiasi motivo.

8.2. Il principio di completezza

Un’impresa dovrebbe contabilizzare tutti gli eventi economici che hanno un effetto sulle attività e passività e sul conto economico dell’esercizio in corso, inclusi quegli eventi che si riferiscono all’esercizio in corso, sia dopo la data di bilancio che prima della data di bilancio. sono venuti a conoscenza prima della data di chiusura del bilancio, e quelli derivanti dai fatti economici dell’esercizio chiuso alla data di chiusura del bilancio non si sono verificati prima della data di chiusura del bilancio, ma sono anche venuti a conoscenza prima della data di chiusura del bilancio.

8.3. Il principio di autenticità

Gli elementi registrati nei conti e inclusi nella relazione devono essere trovati in realtà, dimostrabili e stabiliti anche da estranei. La loro valutazione deve essere conforme ai principi di valutazione prescritti nella presente legge e alle relative procedure di valutazione.

8.4. Il principio della luce

La contabilità e la relazione devono essere redatte in forma chiara e comprensibile, predisposte ai sensi della presente legge.

8.5. Principio di coerenza

Occorre garantire la coerenza e la comparabilità per quanto riguarda il contenuto e il formato della relazione e dei conti di supporto.

8.6. Il principio di continuità

I dati di apertura dell’esercizio devono corrispondere ai corrispondenti dati di chiusura dell’esercizio precedente. Negli anni successivi, la valutazione dell’attivo e del passivo e la contabilizzazione del risultato possono cambiare solo secondo le regole specificate nella presente legge.

8.7. Il principio del confronto

Nella determinazione del risultato per un determinato periodo, si tiene conto dei ricavi rilevati dallo svolgimento delle attività in quel periodo e dei costi (costi) corrispondenti ai ricavi, indipendentemente dalla performance finanziaria. I ricavi e le spese devono essere riferiti al periodo in cui sono stati economicamente sostenuti.

8.8. Il principio di precauzione

Non è possibile mostrare un risultato se la realizzazione finanziaria del ricavo o del reddito di vendita è incerta. Nella determinazione dell’utile d’esercizio si deve tener conto del rischio prevedibile e della perdita presunta rilevando la svalutazione e stanziando un fondo, ancorché noto tra la data di chiusura dell’esercizio e la data di chiusura del bilancio. Gli ammortamenti, le svalutazioni e gli accantonamenti sono rilevati indipendentemente dal fatto che il risultato dell’esercizio sia positivo o negativo.

8.9. Principio di liquidazione lorda

I proventi e gli oneri (oneri) e i crediti e le passività non possono essere compensati tra loro, salvo nei casi disciplinati dalla presente legge.

8.10. Il principio della valutazione individuale

Attività e passività devono essere registrate e valutate individualmente nella preparazione dei libri e dei conti.

8.11. Il principio della competenza

Gli effetti di eventi economici che interessano due o più esercizi sono rilevati a conto economico di quell’esercizio nella misura in cui sono allocati tra l’esercizio base e l’esercizio contabile.

8.12. Il principio del primato del contenuto sulla forma

Nei rendiconti finanziari e nella contabilità di supporto, gli eventi e le operazioni economiche devono essere presentati e contabilizzati in conformità con il loro effettivo contenuto economico – in conformità con i principi e le disposizioni pertinenti della presente legge.

8.13. Il principio di materialità

Si considera rilevante ai fini del report ogni informazione la cui omissione o errata indicazione, nei limiti della ragionevolezza, influenzi le decisioni degli utilizzatori dei dati contenuti nel report. La classificazione di un elemento come materiale dovrebbe essere considerata insieme ad altri elementi simili.

8.14. Il principio del confronto costi-benefici

La fruibilità (utilità) delle informazioni riportate nel report (stato patrimoniale, conto economico, note) deve essere proporzionata al costo di produzione dell’informazione.

9. Regolamenti da predisporre nel quadro della politica contabile

È redatto come regolamento separato nell’ambito della politica contabile

  1. regole di valutazione per attività e passività,
  2. regole per l’inventario e l’inventario delle attività e delle passività,
  3. regole per la disposizione di attività e passività,
  4. il regolamento di gestione della cassa

10. Classificazione delle attività

Secondo la Legge Contabile, i beni strumentali devono essere classificati come immobilizzazioni e attività correnti in base alla loro destinazione d’uso. / Sztv: art.23, comma 4

Le attività correnti includono tutti i beni che non servono l’attività in modo permanente, cioè sono ammortizzati o ritirati dalla gestione per un periodo di un anno o meno. / Sztv: art 28/

Se l’uso o lo scopo di un determinato dispositivo cambia, perché il dispositivo non serve più l’attività o il funzionamento in modo permanente o viceversa, la sua classificazione deve essere modificata; l’attività deve essere riclassificata da attività non correnti a attività correnti o, viceversa, da attività non correnti a attività non correnti al più tardi alla data di chiusura del bilancio. / Sztv : art.23, comma 5.

Anche la modifica (trasferimento) viene effettuata solo sulla base della decisione della direzione relativa all’anno in corso, al più tardi in sede di redazione del bilancio dell’esercizio.

11. Rettifica di valore, riserva di valutazione

L’organizzazione non governativa non desidera utilizzare l’opzione di rettifica del valore, quindi né la rettifica di valore né la riserva di valutazione della rettifica di valore sono incluse nel bilancio.

12. Valutazione al fair value

L’organizzazione non governativa non intende avvalersi della possibilità di valutazione al fair value, pertanto lo stato patrimoniale non include alcuna differenza di valutazione o riserva di valutazione al fair value, il conto economico non include alcuna differenza di valutazione.

Non applichiamo regole di misurazione del fair value a una classe specifica di strumenti finanziari.

13. Contabilizzazione dei costi della riorganizzazione

I costi sostenuti sono addebitati a conto economico nell’esercizio in cui sono sostenuti.

14. Criteri di qualificazione dei conti contabili

14.1. Criteri di materialità

In base al principio di materialità, tutte le informazioni la cui omissione o falsa rappresentazione influisca sui dati della segnalazione e sulle decisioni dell’utente, sono considerate rilevanti ai fini della segnalazione. La classificazione di un elemento come materiale dovrebbe essere considerata insieme ad altri elementi simili. / Sztv: art. 16, comma 4/

14.2 Quantità significativa di errore

Se l’audit ha identificato uno o più errori significativi nello stato patrimoniale e nel conto profitti e perdite semplificati dell’esercizio o degli esercizi precedenti, in conformità con le condizioni stabilite nella politica contabile dell’appaltatore, le modifiche per l’esercizio precedente (s) deve essere e per ogni voce di conto economico, deve essere presentato in aggiunta ai dati dell’esercizio precedente. In tal caso, lo stato patrimoniale semplificato e il conto economico contengono anche i dati dell’anno precedente, le variazioni dell’esercizio o degli esercizi chiusi e i dati dell’anno in corso in colonne separate. / Sztv.: art. 99, comma 6

L’errore non è irrilevante se la somma (valore indipendente dal segno, assoluto) del valore degli errori e degli effetti dell’errore – nel risultato, equità crescente o decrescente – scoperti nell’anno della rilevazione dell’errore, nel corso di vari audit, per un dato esercizio (separatamente per anno) non supera il limite di errore significativo. / Sztv.:art. 3, comma 3.4/

14.3. Azioni specifiche a basso valore

Ai fini della contabilizzazione delle svalutazioni, le rimanenze per le quali la svalutazione non supera il 5% del valore registrato per gruppo di inventario (conto di contabilità generale) sono considerate di basso valore specifico.

14.4. Il valore dei piccoli crediti per cliente e debitore

Viene considerata una piccola quantità di crediti che non supera i 100.000 HUF.

14.5. Entrate, spese e spese di entità o evento eccezionali

La soglia per gli invii di entità o occorrenza eccezionali è fissata a 100.000 HUF. / Sztv : art. 14, comma 4 /

Di conseguenza, i ricavi, le spese e le spese di importo eccezionale o di sopravvenienza nel caso di importo eccedente sono presentati voce per voce nella Nota Integrativa. / Sztv : art. 88, comma 4.a)

14.6. Costo sproporzionato per crediti inesigibili

In caso di crediti inesigibili, il valore è fissato in un massimo di tre volte le spese di esecuzione quando le spese di esecuzione non sono più proporzionate all’importo che si prevede di recuperare dal credito.

15. Politica di ammortamento

L’ammortamento è calcolato sulla base del costo al netto di eventuali valori residui stimati al termine della loro vita utile.

Vita utile : il periodo in cui l’attività ammortizzabile è imputata a conto economico pro rata temporis o pro rata temporis. / Sztv.: art. 3. Quando somministrato in combinazione con cisplatino, Paxene deve essere somministrato per primo (vedere 4.5)./

Valore residuo : la destinazione d’uso, al momento della messa in servizio – sulla base delle informazioni disponibili, in funzione della vita utile – il valore specificato del bene che si prevede possa essere realizzato al termine della vita utile. Il valore residuo può essere zero se è probabile che il suo valore non sia significativo. / Sztv.: art.3, comma 4.6/

15.1. Dimensione del valore residuo

Non determiniamo un valore residuo per attività immateriali e immobili, impianti e macchinari perché l’attività prevista è il fattore determinante e quindi azzera i beni dell’organizzazione.

15.2. Metodi descrittivi utilizzati

Basato sul valore lordo

Il rapporto tra l’ammortamento da contabilizzare annualmente al costo (valore lordo) – al valore residuo meno il valore residuo (valore lordo) se viene determinato il valore residuo, l’uso previsto del singolo bene, la vita risultante, l’usura fisica e l’obsolescenza morale, e si applicano dal momento della messa in servizio e della messa in servizio dopo l’iscrizione nei registri. . / Sztv : art.52, comma 2

La data di messa in servizio è la data in cui il bene è utilizzato per lo scopo previsto nel normale svolgimento dell’attività.

La descrizione viene eseguita linearmente con una chiave di descrizione costante. Tassi di ammortamento utilizzati: In conformità con le condizioni stabilite nelle Regole di valutazione per attività e passività.

15.3. Aggiunta di svalutazione

15.3.1. Ammortamento pianificato

L’ammortamento è imputato dalla data di entrata in esercizio alla data di cancellazione.

Il costo di acquisto o di produzione di immobili, impianti e macchinari al di sotto del valore di produzione o produzione di HUF 200 migliaia è contabilizzato come ammortamento in un’unica quota al momento della messa in funzione. / Sztv : art. 80, comma 2

15.3.2. Ammortamenti e svalutazioni straordinari e risp. casi di storno contabile

L’ammortamento non pianificato deve essere registrato in bilancio al valore di mercato effettivo / Sztv : art.56, comma 1/ :

  • se il costo (acquisto) o il valore contabile delle rimanenze acquistate (materiali, merci) è significativamente e permanentemente superiore (del 20% e oltre 6 mesi) al valore effettivo di mercato noto al momento della redazione del bilancio
  • se il valore dell’attività immateriale, attività materiale (incluso investimento) diminuisce in modo permanente, perché l’attività immateriale, attività materiale (incluso investimento) è divenuto esuberante a causa di un cambiamento nell’attività dell’associazione, o di un danno,
  • se l’attività immateriale, l’attività materiale non può essere utilizzata o è inutilizzabile secondo il suo scopo a causa di distruzione o carenza;
  • / Sztv : art.53, comma 1/

Se il costo (produzione) o il valore contabile delle scorte di propria produzione (lavori in corso, semilavorati e prodotti finiti, animali) è significativamente e permanentemente superiore al prezzo di vendita noto e previsto alla data di bilancio, è indicato al prezzo di vendita più agevolazioni, il valore delle rimanenze viene ridotto rilevando la differenza come svalutazione. / Sztv.: art. 56, comma 1

Crediti da crediti in essere alla data di chiusura dell’esercizio e non regolati finanziariamente alla data di chiusura del bilancio (compresi crediti verso istituti di credito, imprese finanziarie, importi dati a titolo di prestito, anticipazioni e crediti per maturazione di utili) una perdita di valore è rilevato per la differenza tra il valore contabile del credito e l’eventuale valore recuperabile atteso. / Sztv.: art. 55, comma 1/, cioè, più di un anno e superiore a 200 mila HUF.

Nel caso di crediti di importo esiguo per cliente e per debitore – sulla base del rating congiunto dei clienti e dei debitori – l’importo della svalutazione è determinato dal valore di iscrizione di tali crediti. 50 percentuale. / Sztv.: art.55, comma 2

16. Valutazione di valute e cambi

Nel determinare il valore in fiorini della riserva in valuta, la valuta nel conto in valuta estera, il credito per il valore in valuta estera, l’attività finanziaria investita, il titolo (insieme: attività per il valore in valuta estera) e la passività, si procede come segue:

Versione 1

La valuta deve essere convertita in fiorini al tasso di cambio ufficiale pubblicato dalla Magyar Nemzeti Bank.

17. Approvvigionamento

Sono previsti accantonamenti per l’utile ante imposte, nella misura necessaria, per obblighi di pagamento a terzi derivanti da transazioni e contratti passati o in corso [inclusi, in particolare, obblighi di garanzia legale, passività potenziali, determinate passività (future), pensionamento anticipato , indennità di fine rapporto, responsabilità ambientale] che sono probabili o certi di esistere alla data di bilancio ma il loro importo o la data di scadenza sono ancora incerti e il contraente non ha altrimenti fornito la necessaria copertura. ./ Sztv.: art.41, comma 1/

Predisposizione per spese future

Versione 1:

Non stanziamo accantonamenti per spese future a scapito dell’utile ante imposte.

18. Termine per la registrazione degli eventi economici

I dati sui documenti delle operazioni e degli eventi relativi ai fondi devono essere registrati nei libri senza indugio, nel caso di operazioni di contante contestualmente al flusso di cassa, o nel caso di operazioni di conto corrente bancario al ricevimento della comunicazione dell’istituto di credito, no oltre il quindicesimo mese successivo al mese. . / Sztv.: art.165, comma 3a) /

Frequenza di ammortamento:

La capitalizzazione di immobili, impianti e macchinari dovrebbe essere registrata nell’analisi entro la fine del mese successivo alla capitalizzazione, ma l’ammortamento dovrebbe essere registrato solo alla chiusura di fine anno, sia nell’analisi che nella contabilità generale, e la riconciliazione dovrebbe essere eseguita in quel momento.

Scadenza per la registrazione di altri eventi economici

I dati dei documenti di altre operazioni e fatti economici devono essere registrati nei libri trimestralmente dopo il verificarsi delle operazioni e fatti economici, fino alla fine del mese successivo al trimestre di riferimento, e i dati riportati nei conti di contabilità generale devono essere conciliato con l’analisi.

(ad eccezione della rilevazione e contabilizzazione nella contabilità generale di svalutazioni, accantonamenti e ratei, nonché delle differenze di cambio relative a valuta estera, poste in valuta, che vengono effettuate solo nell’ambito della chiusura annuale.)

19. Scorciatoia contabile

La chiusura contabile viene effettuata solo alla fine dell’anno. Durante il lavoro di cortocircuito, riconciliamo la contabilità generale con l’analisi ed eseguiamo registrazioni supplementari, correttive e riconciliazioni per completare la contabilità continua.

La chiusura annuale deve essere completata entro il termine di rendicontazione. Dopo la chiusura annuale, oltre al rendiconto di contabilità generale, devono essere stampate anche tutte le schede di contabilità generale e le analitiche.

20. Struttura e contenuto dell’allegato integrativo secondo la Legge Contabile

L’associazione mantiene un unico account e quindi non è tenuta a fornire note aggiuntive.

Dati informativi:

  • Importi definitivamente utilizzati nell’ambito del regime per sovvenzione. (Per programma di sostegno si intende un sostegno o una donazione ricevuta dal governo centrale, locale e/o da fonti internazionali, o da altro agricoltore, finalizzata al mantenimento e allo sviluppo dell’attività.) / Ectv.: art.29, comma 4
  • Dettagli dell’aiuto (recuperabile) ricevuto nell’ambito del regime di aiuti. / Ectv.: 29, comma 4
  • Principali attività e programmi svolti durante l’esercizio. / Ectv.: 29, comma 5.

Le informazioni sopra elencate sono presentate dall’organizzazione in un’appendice aggiuntiva, che fa parte del modulo di relazione pubblicato da OBH.

21. Struttura e contenuto dell’allegato di pubblica utilità

L’organizzazione non governativa è obbligata a preparare un allegato di pubblica utilità contestualmente alla sua relazione. / Ectv.: 29, comma 3

L’allegato di pubblica utilità dell’organizzazione non governativa è modificato dal decreto n. 50/2011. (XII. 30.) Decreto governativo “Allegato al decreto 350/2011. (XII. 30.) Secondo il contenuto dell’allegato intitolato “Decreto del governo”, sul modulo pubblicato dall’OBH.